sabato 29 marzo 2008

Bookmarks Puntata 11 - 29 Marzo 2008


Non ci avrete per caso già dati per dispersi, vero? Pensavate che il nostro spazio all'interno del Garage Ermetico sarebbe stato occupato da una bella tribuna politica? Non vi facevamo già ridere abbastanza noi?
La redazione di Bookmarks di certo non è stata con le mani in mano.
Magari spaparazzati su qualche prato.
Magari con una bibita fresca.
Aranciata.
Senza ghiaccio ma con uno di quegli omprellini colorati.
Ma non parliamo di noi, voi come state?
Avete spulciato tra i vostri preferiti che da tre mesi stiamo rimpolpando di ottime strip?

Una ghiotta scorpacciata, lo so.
Occhio alla linea però.
Non vorrete certo ridurvi come il protagonista della strip di oggi.
Che poi scherzar su certe cose non è mai bello, in alcuni paesi è pure illegale. Lui però, bisogna ammetterlo, è proprio ciccione. La sua pancia a pallone lo rende più simile ad un grosso birillo che ad un vero e proprio orso. Ma la cosa non sembra turbarlo. Almeno finché, come succede sempre in questi casi, non interviene qualche "amico" a peggiorar le cose. L'amica in questione si chiama Neko, conosciuta da tutti come la Gatta Bastarda. Un appellativo guadagnato in anni di onesta, costante ed orgogliosa opera di sabotaggio della vita e dell'autostima del povero Kuma, l'Orso Ciccione.
Quasi come fossero sposati, direte voi.
Però non lo sono, e a sentir Neko nemmeno stanno insieme. La sola idea sarebbe ridicola. Salvo poi subire, pure lei, l'irresistibile e goffo fascino di quel botolo sovrappeso a cui tenta sempre di rubar la scena.

Flavio Nani è l'autore di questo divertente ritratto delle dinamiche tra sessi, i cui protagonisti sono molto più umani di quello che sembrano. Kuma è buono, quasi sempliciotto in alcuni casi. È pensieroso, introverso, un orso insomma.
Come tanti altri uomini.
Mangia perché è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. È pure interista, poverino. Tutte le sfortune. Ed è in completa balia di Neko, e lei lo sa. Da buona gatta è capricciosa, collerica e permalosa. A volte pure manesca. Vuole sempre avere l'ultima parola e su una cosa sa di non potersi sbagliare mai, ha sempre ragione su tutto.
Se cominciate a comprendere e ad immedesimarvi nel povero orso, beh, benvenuti nel club degli ammogliati. Se invece ancora non avete capito di cosa sto parlando, allora siete senz'altro le mogli, come va?

L'economia della serie è completamente sorretta dai due personaggi principali e dalle divertenti situazioni che nascono anche solo dalle differenze tra loro. Non che manchino comprimari, solo non riescono ad elevarsi al di sopra della semplice macchietta a causa della straripante abbondanza dei protagonisti.
Di uno in particolare.
Tra i più divertenti c'è lo schifoso scarafaggio, che non poteva che chiamarsi Lennon. E' arrivato quasi per caso, parlando in linguaggio morse, ma ha subito colpito il pubblico conquistandosi un posto tra i comprimari fissi. Alcuni dicono anche grazie alle sue amicizie altolocate. Il personaggio più coraggioso è invece Palla Numero 8, un'esemplare di "palla dei desideri", di quelle che scuoti per conoscere la risposta alle tue più grandi domande.
Solo lei riesce a dar torto a Neko. Non senza conseguenze.
Mai gravi quanto quelle subite dal Ludwig il tapiro, costretto a diventare Ludovico da un losco figuro vestito di nero. Se ci seguite dal principio la cosa vi suonerà familiare. L'idea è nata infatti come parodia di un "evento di cronaca" accaduto al porcospino Ludwig, protagonista del Filobosco di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa. Flavio Nani creò il tapiro Ludwig in solidarietà dell'amico porcospino, ma anche in questo caso il personaggio acquisì una sua dignità tornando in diverse occasioni, con la sua classica frase di presentazione che cita con affetto lo stralunato Apteryx, l'uccello senza ali e con piume lanuginose dell'immortale strip di Johnny Hart, B.C.

Flavio Nani non è un principiante, ed è chiaro dal modo in cui gioca con lo spazio della strip fin dalle prime strisce. La sua proprietà di sintesi, di chiara scuola disneyana, è grande sia nel tratto morbido che nella composizione delle vignette, dove difficilmente riuscirete a trovare un segno di troppo o un errore nella gestione dei tempi.

Neko & Kuma sono apparsi fin'ora in ben due raccolte, entrambe pubblicate dall'Associazione Altrove, un circolo "virtuoso" di autori uniti dal comune amore per il fumetto e dalla volontà di promuovere il proprio lavoro.
Seguiteli, mi raccomando.
Il primo volume s'intitola Neko & Kuma numero zero ed è uscito nel 2004, il secondo è recentissimo e s'intitola Bastarde si nasce, ciccioni si diventa.
Li potete ordinare direttamente on-line sul sito, o blog, della serie, all'indirizzo www.orsociccione.com.

Che ci crediate o no, tra una settimana si parla di ... metafisica!


Ascolta la puntata :







sabato 15 marzo 2008

Bookmarks Puntata 10 - 15 Marzo 2008



Quanti di voi abitano oppure hanno abitato in pianura?
La pianura è un posto curioso, quasi magico.
Sospeso immobile nel tempo.
In pianura si possono fare incontri strani. Non grandi personalità, più che altro piccoli personaggi carismatici, con storie altrettanto piccole e affascinanti.
Avete mai sentito parlare di "Sospensione dell'incredulità"?
E' quel meccanismo inconscio che, quando leggiamo o guardiamo un prodotto di fantasia, ci permette di non scandalizzarci nel vedere un uomo che vola con le mutande sui pantaloni o un animaletto che parla, canta e magari lavora in banca.
Ecco, per vivere in pianura è indispensabile più di un briciolo di "Sospensione dell'Incredulità".

La strip di cui parliamo oggi è ambientata proprio in una di queste pianure, o forse in ognuna di esse, ed il suo protagonista è senz'altro il più curioso che potrete trovare in giro. Non fosse altro perché non ha un corpo!
Oddio, non ne sono assolutamente certo ma di sicuro se ce l'ha nessuno l'ha mai visto.
Forse solo il suo creatore, Fabrizio Mischiati, in arte Cius.

Qualcuno di voi avrà forse capito che sto parlando di Quiff!, la strip che racconta la vita, o meglio che ci racconta la vita, dal punto di vista di un buffo personaggio raffigurato come una testa che spunta dal terreno. Una testa con un grosso nasone a patata e solamente quattro lunghi capelli, molto utili per muoversi, gesticolare o afferrare le cose.
Come faccia a respirare o a parlare nessuno lo sa.
Se glielo chiedete è facile che vi risponda : "Con la bocca, come tutti".
Forse un corpo da qualche parte li sotto ce l'ha, ma non sembra servirgli a molto. Lui ha già la sua casa e i suoi amici e poi la vita in pianura è tutt'altro che noiosa.

Già, gli amici, quasi me ne dimenticavo.
Vermiglione, ad esempio, è più di una spalla. E' il suo migliore amico. E' pure un verme, quindi spunta anche lui dal terreno. I due hanno radici comuni, per così dire. E' pieno di vita, intraprendente e al passo coi tempi. Non lo vedrete mai senza il suo berretto da Baseball, sport di cui è patito ed orgoglioso giocatore.
C'è pure Ercole il pulcino che proprio non riesce a volare. Non che non ci abbia provato, credetemi. Beh, provato, diciamo pensato. Ecco, lui pensa intensamente al volo. Lo progetta. Lo studia. Vi ho detto che ha pure un manuale? E' sulla pratica che siamo scarsini. Non è paura, per carità, lui ha un cuore di leone. E' che a volte certe nuvole sembrano così minacciose...
Colorado invece, lui si che con la pratica ci sa fare. Pancia in dentro e petto in fuori. Salvo quando è stagione di caccia. Capitelo, è una papera e questo non aiuta. E' anche ansioso, insicuro e vittima, suo malgrado, degli eventi ma almeno lui sa cos'è l'amore. Se solo non fosse innamorato di un'anatra di legno.

Potrei andare avanti fino a sera ad elencarvi i personaggi stralunati e forse per questo splendidamente tridimensionali di questa strip. Però vi voglio bene, quindi mi piace pensare che sarete voi a scoprire quel che ancora non vi ho detto sul cast di Quiff!

Una strip che fa della semplicità il suo punto di forza e che cattura in modo naturale, senza cattiverie o ammiccamenti. Anche in questo caso, come in molti altri di cui abbiamo già parlato, è probabilmente quella di Charles M. Schulz e dei suoi Peanuts l'influenza che più si fa sentire. Lo si nota fin dalla casa di Quiff, chiaro omaggio alla cuccia di Snoopy, ma è dall'atmosfera d'ingenua e spensierata poesia che capiamo quanto le strip di Charlie Brown e soci siano rimaste saldamente incollate al modo di far fumetti di Cius. Così come le opere di molti altri grandi maestri come Silver o Bill Watterson, che l'autore ha saputo rielaborare e far sue costruendosi uno stile narrativo personale e molto ben definito fin dalle prime tavole della serie.

Il suo tratto, pulito ed istintivo, nonostante fosse già abbastanza maturo fin dal principio, è riuscito nell'ultimo anno ad acquisire grande sicurezza ed importanza all'interno della narrazione, che oggi è molto più sintetica ed incisiva rispetto agli inizi.

Quiff! non ha mai avuto una raccolta ufficiale, solo di recente la piccola etichetta ligure Grrrzetic ha pubblicato una selezione del suo materiale più recente sull'antologico stRRRippit!, che mi avete già sentito nominare più di una volta.
Secondo Cius una strip non dovrebbe vivere in libreria ma nei quotidiani, il luogo di nascita di questo meraviglioso quanto immediato metodo d'espressione.
Noi, non possiamo che dargli ragione!
Nel frattempo però siamo contenti di poter leggere, ogni settimana, il suo piccolo contributo sul sito www.quiff.it
Vi consiglio di fare altrettanto!

Non mi stancherò mai di dirvi che Bookmarks lo leggete qui ma innanzitutto lo potete ascoltare alla radio, grazie ai pazienti amici del Garage Ermetico, ogni sabato (dalle 13 alle 14) su Radio Kairos ed in replica la domenica successiva (sempre dalle 13 alle 14) su Radio Sherwood

Ci vediamo qui tra due settimane.
"Pasqua con chi vuoi". Ricordate?
Parleremo di qualcuno un po' sovrappeso...


Ascolta la puntata :







sabato 8 marzo 2008

Bookmarks Puntata 9 - 8 Marzo 2008



Via libera?
Si può parlare?
In questi giorni non si è mai troppo sicuri.
Non avete sentito i telegiornali?
Siamo in pieno delirio da 8 Marzo.
Fiumi di zitelle leopardate si riversano per le strade in cerca di facili svaghi, unti spogliarellisti e capienti bicchieri di mojito pronti ad esser vuotati, riempiti, ri-vuotati finché il calendario non si deciderà a voltar pagina restituendoci il nostro mondo per come lo conosciamo. Anche il ristretto spazio di Bookmaks trema al solo pensiero.
Per fortuna abbiamo le nostre web-strip a rassicurarci.
Salvo quando poi, anche qui, non capita d'incontrare una zitella.

In questo caso una zitella d'inchiostro.
Inkspinster, per gli anglofoni, la vulcanica strip di Elisabetta Decontardi. Deco per amici, parenti e qualche migliaio d'estimatori dentro e fuori dal web. La serie è forse la più particolare e creativa tre quelle prodotte oggi in Italia. E' impossibile non innamorarsi della sgraziata, ostinata, cinica, capricciosa e inacidita protagonista, orgoglioso avatar della stessa autrice.

L'impostazione è quella di un diario che talvolta interrompe la sua narrazione per mostrarci gli eventi di cui parla, senza risparmiarsi nei commenti di contorno. Ci troviamo così catapultati in un mondo pieno zeppo di fiocchetti, fiorellini e buffi scarabocchi un po' barocchi, raccontatoci per voce della stessa protagonista, che è narratrice oltre che star incontrastata.
Il mondo di Inkspinster è interamente piegato alle fantasie dei suo personaggi. Se squilla un telefono è facile che sia Paris Hilton, contenta del gilet prestatogli perché dismesso. Se fuori dalla porta c'è qualche strano rumore sarà forse il maiale di George Clooney, che nonostante le richieste insistenti del suo padrone continua a dormire sullo zerbino di casa Decontardi. Gli oggetti di casa hanno un nome, una storia ed una serie di minuscole nevrosi che li rende unici. Ognuno di loro ha poi sempre qualcosa da dire sull'argomento della strip, o anche solo sulla faccia di chi legge.

A una zitella che si rispetti non può però mancare un dream team di amici.
La prima è Martha, anche lei zitella e forse ancor più inacidita dell'amica.
Poi c'è Fil, il ragazzo senza un braccio.
Se fossimo in una serie politically correct sarebbe occasione per profonde riflessioni sull'umana condizione.
Per fortuna siamo su Inkspinster.
L'ultimo è l'amore impossibile, il poliziotto che lei chiama Pasticcino. La dimostrazione vivente dell'irresistibile fascino della divisa.
Irresistibile e cieco, nella maggior parte dei casi.

Il segno scomposto e graffiato di Deco pervade ogni angolo della serie, dal riquadro irregolare e colmo di ghirigori delle griglie alle goffe figure principali. Ogni elemento è curato con uno spiccato gusto calligrafico e con un'attenzione estrema ai dettagli. Lo stesso lettering, fatto a mano, è volutamente irregolare e discontinuo. A volte in uno stampatello appena ricamato, altre volte in un corsivo complicato e quasi infantile. La lettura non si interrompe mai però e la sensazione è d'esser guidati dall'autrice, con amorevole biasimo, nel suo piccolo mondo di calzini a righe e animaletti completamente folli.
Altri più semplicemente pensano che lei ci odi tutti.
Forse è vero.

Purtroppo non sono state molte le raccolte di questa strip. La prima, ormai esauritissima, arrivò qualche anno fa in libreria, on-demand, grazie alla battagliera Lilliput Edizioni. Più recentemente la piccola casa editrice ligure Grrrzetic ha pubblicato stRRRippit!, un antologico che raccoglie alcune delle strip italiane più belle del momento. Inkspinster non poteva certo mancare. Sul suo sito ufficiale www.inkspinster.com potete sempre curiosare tra l'intera produzione di Deco, ma, come direbbe lei: non ditelo a nessuno.

Ora vi lascio che devo andare ad ungermi i pettorali per far serata pure io. Vi ricordo che potete seguire Bookmarks, oltre che su queste pagine, all'intero del Garage Ermetico, in onda ogni settimana su Radio Kairos (sabato dalle 13 alle 14) e su Radio Sherwood (domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).


Ascolta la puntata :







sabato 1 marzo 2008

Bookmarks Puntata 8 - 1 Marzo 2008




Con qualche giorno di ritardo ma rieccoci ad aggiornare le pagine del blog con la nuova puntata di Bookmaks, trasmessa sabato scorso all'intero del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).

Vi dico subito che oggi parliamo di Emanuele Di Dio, così, per sciogliere il ghiaccio. La maggior parte di voi probabilmente non saprà nemmeno chi sia, magari se vi dico Ed! qualche manina in più si alza, ma sono abbastanza sicuro che il nome Bonny-ed riesca ad evocare in molti per lo meno due figure. Due personaggi dall'aspetto curioso e anomalo, uno con la faccia funerea di un teschio e l'altro con una zucca di Halloween al posto della testa. Due loschi individui apparentemente macabri ma che dopo un primo sguardo si rivelano fin troppo normali. Forse più normali di chi li circonda, che non pare far caso alle loro strane fattezze.

Le strip di Bonny-ed raccontano la vita e le opere di una coppia di amici. Due adolescenti nel pieno di quell'età in cui tutti si è un po' emarginati ed incompresi, un po' mostri. Ed è impossibile non provar subito simpatia per i protagonisti, identificandosi o con l'ingenuo e credulone fin troppo pieno di se, o con il cupo e pessimista costantemente in debito di autostima. Gli amori impossibili al limite della fissazione, le scorribande tecno/ludiche, le mode più o meno folli del momento e le comunissime disavventure che tutti noi abbiamo vissuto, e che i più fortunati stanno ancora vivendo, sono smontate dal vulcanico Ed! che le fa immancabilmente franare in risata.

E' chiaro che tra l'autore ed il fumetto non sia solo una cotta passeggera, qui si tratta di amore vero. Un amore che Ed! non manca mai di ribadire facendo suoi alcuni stilemi classici della striscia ed inserendo qua e la gustose citazioni meta-fumettistiche. Tra le sue strisce si respirano i Peanuts a pieni polmoni senza neanche bisogno di soffermarsi troppo sulle numerose citazioni, come il famoso muretto dietro cui spesso parlando i protagonisti o come la Ragazzina-dai-capelli-rossi, l'irraggiungibile amore di Linus Van Pelt, che qui diventa una postmoderna Ragazza-coi-capelli-blu.

L'atmosfera scanzonata e surreale si ispira a Bill Watterson, l'autore di Calvin & Hobbes, o al Frank Cho di Liberty Meadows. Il tratto è deciso ed incisivo pur rimanendo morbido e accattivante. Riesce quindi a catturare lo sguardo del lettore senza trascurare la narrazione e curando l'espressività delle figure. Nonostante l'aspetto grottesco dei personaggi principali. La battuta è sempre dietro l'angolo e cala come una scure anche per stemperare le situazioni più amare.

Le strip di Bonny-ed sono state le prime, in Italia, ad esser pubblicate on-demand, ovvero stampando i volumi in base alle richieste delle fumetterie e dei privati. La casa editrice era la Lilliput Edizioni, che poi ha pubblicato altri web-autori allo stesso modo. Il volume si intitolava Io Odio Halloween!. Qualche anno dopo l'autore stesso ha però deciso di ripubblicare personalmente il volume, riveduto e corretto, sotto la sua etichetta Inked Proud Action ed intitolandolo Io Odio Halloween! [Reload].

Lo potete acquistare direttamente on-line sul sito www.inked.it, lo stesso dove ogni settimana potrete leggere le nuove avventure del Ragazzo-Con-La-Faccia-Da-Teschio e del suo amico Ragazzo-Con-La-Testa-Di-Zucca.


Ascolta la puntata :