sabato 3 maggio 2008

Bookmarks Puntata 16 - 3 Maggio 2008


Ascoltatori ed ascoltatrici ben trovati e ben trovate. Scusateci tanto se vi accogliamo così nel disordine, ma si sa, i traslochi sono una gran noia incomoda. Portate pazienza per i mobili ancora da sistemare e la polvere sparsa un po' dovunque. Soprattutto perdonate me, che oggi vi privo della puntuale performance di Davide Curioso alla conduzione di Bookmarks, la trasmissione che si annida tra i vostri preferiti e ci infila fumetti a tradimento. Chi sono io? Claudio Scaccabarozzi, conduttore panchinaro. Tanto piacere. Come dite? Il piacere è solo mio? Evviva, un buon esordio è la chiave del successo.

Ma parliamo di web strip, come da buona abitudine del programma. Oggi è il turno dell'opera scritta e disegnata dal giovane autore palermitano Alberto Turturici, in arte Albo. Si tratta di MoStrip: sì, insomma, la strip dei mostri. Non spaventatevi però, non si tratta di una serie horror, bensì della vicenda di tre ragazzi simpatici dalle fattezze non proprio normali, diciamo. Protagonista principale ed evidente alter ego dell'autore è Duke, comparso anni fa sul blog di Albo, intento a premere F5 a raffica per aumentare il conteggio visite.

Capigliatura a cespuglio e perenne maglietta a righe, Duke è un adolescente dalla pelle viola intento a sopravvivere al più spaventoso dei processi: quello della crescita. Armato di una fantasia piuttosto bizzarra, affronta le minacce consuete della sua età:le interminabili ore di scuola a rischio interrogazione come le schermaglie informatiche con un frigorifero a luci rosse. Ehm, vi dicevamo della fantasia bizzarra no? La chitarra è il suo sogno, il rock il suo credo, le canzoni napoletane la sua kryptonite. E' sufficiente l'attacco di Malafemmena, per dire, a ridurlo in lacrime e posizione fetale.

Inseparabile come le dita di un bimbo che ha giocato con l'attack, al suo fianco c'è Butch, l'amico di sempre. Grande, grosso, verde, due bulloni all'altezza delle tempie. Vi dice qualcosa? Beh, non fatevi troppo intimorire dall'aspetto, perché Butch in realtà ha un animo sensibile e nutre un'amicizia sconfinata per Duke, condividendone le passioni fondamentali.

A completare il trio c'è Alice. I più avveduti avranno già il sospetto: con i suoi cnini aguzzi e la gradevole carnagione pallida, la piccola vampira ha fatto girare la testa ad entrambi i mostriciattoli. Non temete però, l'amicizia di Duke e Butch è più forte anche della rivalità in amore e resiste senza scossoni alla scelta di Alice, innamorata dell'imbranato protagonista di cui attende a lungo il primo passo. Tanto carina quanto ragionevole è un'eccezione in un mondo di squinternati.

Ed ecco i loro amici: normali esseri umani finalmente. Normali? Siamo sicuri? Normale Boney, ipocondriaco emaciato e scheletrico alla perenne ricerca di una nuova incurabile malattia? Oppure la bieca sfruttatrice Harvey che lucra su ogni disgrazia? Per non parlare di Waark che tecnicamente non è un umano, ma un parrucchino alieno in possesso del corpo di un ragazzino.

Come avrete intuito dal rapido elenco di assurdità, MoStrip è una serie in tutto e per tutto umoristica. Albo scrive e disegna con l'obiettivo della battuta e con lo scopo preciso di far ridere il lettore. E ci riesce spesso e bene, grazie alla varietà della sua ironia e alla sapiente chimica tra i caratteri dei suoi personaggi. La serie non si svolge secondo una progressione narrativa, ma è fatta di temi ricorrenti, ripresi di volta in volta, di brevi saghe di poche tavole e spesso di strisce autonome e godibili di per sè. L'immediatezza e la semplicità sono tra i suoi maggiori punti di forza. Non fatevi ingannare però: nonostante la sua leggerezza MoStrip smercia sottobanco la metafora dell'adolescenza, età mostruosa per eccellenza e dell'accettazione di sé, tema mai esplicito ma ben visibile agli sguardi più attenti e sensibili.

Ed ora un po' di notazioni grafiche. Padrone di uno stile già maturo all'esordio, Albo ha saputo asciugare pian piano il proprio tratto, eliminandone la leggera dispersività. Meno spigoli, meno linee spezzate, più ordine e chiarezza per mettere in risalto un lodevole amore per i particolari ed accogliere al meglio il passaggio dal bianco e nero al colore, avvenuto provvidenzialmente nelle prime fasi della serie. Davvero ammirevole il livello a cui Albo è giunto nella regia della vignetta, ormai perfettamente a suo agio nella gestione degli spazi e delle inquadrature.

Abbiamo detto tutto? Quasi. Ci resta da dirvi che MoStrip lo trovate, con cadenza irregolare ma frequentissima, su www.shockdom.com/albo. Il sito è un vero e proprio blog che accoglie anche gli sfoghi di Alberto, strip parallele e vignette indipendenti. La serie è anche stata raccolta nel 2007 in un volume dal titolo MoStrip, l'abito non fa il mostro. E' ordinabile presso il sito della casa editrice Shockdom, che guarda caso è lo stesso che ospita la web-strip. Pratico non vi pare? Ora è veramente tutto, giusto il tempo di ricordarvi che potete riascoltare le nostre puntate su ztrudel.blogspot.com, e si chiude bottega per una settimana.

Voi, mi raccomando, leggete tante strip.
Su, su, non fate quelle facce tristi, noi torniamo tra una settimana sia su queste pagine che sulle frequenze del Garage Ermetico (su Radio Kairos sabato dalle 13 alle 14 e su Radio Sherwood la domenica, in ritardo di una puntata, dalle 13 alle 14).


Ascolta la puntata :






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